Dopo il Vic 20 volevo avere un computer più potente e la scelta cadde sul Commodore 64 ed in effetti fu un piccolo salto in più nelle performance e nelle capacità elaborative.
Ecco le sue caratteristiche tecniche
Classe di computer | home computer |
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Paese d’origine | Stati Uniti d’America |
Produttore | Commodore Business Machines Inc. |
Presentazione | 6 giugno 1982 (anteprima mondiale); 17 settembre 1982 (anteprima italiana) |
Inizio vendita | agosto 1982 (Stati Uniti); marzo 1983 (Italia) |
Fine vendita | 1994 |
Prezzo di lancio | $ 595 (Stati Uniti); ₤ 973.500 (Italia) |
CPU | MOS 6510 |
Frequenza | 1,023 MHz (versione NTSC) o 0,985 MHz (versione PAL) |
FPU | non presente |
MMU | non presente |
Altri coprocessori | VIC-II, SID |
ROM | 20 kB |
RAM di serie | 64 kB |
RAM massima | 64 kB |
Tastiera incorporata | sì |
Porte |
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SO di serie | KERNAL |
Altro software di serie | Commodore BASIC 2.0 |
Come si vede si passava ad una macchina un pò più potente e che permetteva di realizzare software più performante rispetto al Vic 20.
Poi, una volta che cominciai a lavorare, riuscii a comprami addirittura un lettore floppy esterno (!!!).
Allora, come ho spiegato nell’altro articolo sul Vic 20, gli hard dick esistevano solo in pochissimi computer e nessuno per quelli per casa.
Perfino il Macintosh, che stava uscendo in quegli anni, non aveva hard disk nella sua prima edizione.
Si salvava sui floppy, che comunque erano abbastanza capienti vista la memoria dei computer di allora (i floppy da 5″ erano capienti 160 kB).
Se pensiamo che abbiamo computer con memoria di 8/16/32 Gb, è come avere supporti di 24/40/80 Gb, in sostanza come chiavette USB attuali.
Qui c’è un video che spiega il suo funzionamento:
E’ stato un altro piccolo passo verso la programmazione professionale che avrei cominciato a realizzare poco tempo dopo.